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L'antica storia di Zaventem risale al neolitico e all'epoca romana. Dai resti sepolcrali, è emerso che l'area era abitata anche durante i tempi dell'Impero dei Franchi e della dinastia dei Merovingi. Zaventem faceva parte della contea di Ukkel e successivamente della contea di Leuven prima di essere aggiunta al Ducato di Brabante. Intorno al X secolo Zaventem apparteneva all'abbazia di Nivelles.

Il centro del paese sorgeva all'incrocio di due importanti strade tra Vilvoorde e Tervuren, e tra Bruxelles ed Erps, con la chiesa al centro del villaggio in crescita. La parrocchia è stata fondata prima del IX secolo, ma la chiesa, che prende il nome dal santo patrono San Martino, è entrata a far parte dell'abbazia di Nivelles alla fine del IX secolo. Nel 1147 il diritto di proprietà fu trasferito alla diocesi di Cambrai. La parrocchia rimase dipendente da questa diocesi fino al 1559, dopodiché subentrò l'arcidiocesi di Mechelen.

In origine c'era una grande foresta a nord-ovest di Zaventem chiamata Saventerlo dove i duchi di Brabante erano soliti andare a caccia. L'area è stata in gran parte disboscata nel XVII secolo. Tuttavia, Zaventem è rimasta prevalentemente agricola per la maggior parte del XIX secolo, ma le sue attività industriali si estendono almeno fino al XIII secolo. Durante questo periodo, sul fiume Woluwé furono installati diversi mulini ad acqua che furono poi convertiti in cartiere.

All'inizio il fiume aveva molte curve lungo il suo percorso verso Zaventem, il che rendeva piuttosto difficile l'approvvigionamento di energia dalla forza dell'acqua. Nel 1208 Godfrey, Duca di Brabante, diede l'ordine di modificare e innalzare la via del fiume Woluwé in modo che i mulini ad acqua venissero riforniti di una sufficiente quantità d'acqua. Ciò ha notevolmente beneficiato l'industria della carta più tardi nel XVIII e XIX secolo.

Fonte : Regione di Zaventem